Parole – e musica – di Coez, che a pochi mesi dall’uscita del
nuovo album “E’ sempre bello” (Carosello Records) approda
giovedì 7 novembre (ore 21) al Mandela Forum di Firenze, per uno
dei concerti più attesi della nuova stagione indoor.
Sono ancora disponibili biglietti – posti numerati da da 36,80 a
69 euro – nei punti vendita di Box Office Toscana
(www.boxofficetoscana.it/punti-vendita tel. 055.210804) e online
su www.ticketone.it.
“È sempre bello in tour” è una produzione Vivo Concerti: un
allestimento innovativo che sta girando la Penisola con una band
affiatata e che porta Coez sui palchi più importanti d’Italia.
Come per il nuovo album, al centro del live di Coez ci sono i
claim più iconici delle canzoni, scelti dal cantautore anche per
lo show. Le istantanee leggere e di ispirazione eighties insieme
agli slogan dei brani di “E’ sempre bello”, sono il fil rouge
che lega il live al progetto discografico di Coez, un senso di
continuità che il cantautore ha scelto fin dall’inizio.
Sono 27 i brani in scaletta per oltre due ore di musica, dalle
hit che hanno fatto la storia di Coez (“Ali Sporche”, “Lontana
da me”, e “Yo mamma”, “Siamo morti insieme”, “La musica non
c’è”, “Le Luci della città”) alle tracce della più recente
produzione discografica.
LO SHOW – Un enorme kabuki scintillante
cela il palcoscenico come fosse una caramella da scartare, e
lascia intravedere sulle prime note il display video da 200
metri che sovrasta la scena e che ospita al suo interno una
pedana semicircolare, dove sono posizionati simmetricamente i
musicisti.
Lo schermo è il palco e viceversa: un palco che prende forma
su tre livelli sommati al LED come quarta dimensione e si
sviluppa su un rolling stage largo 20 metri e due passerelle
che permettono a Coez di immergersi nel suo pubblico.
L’impianto luci è formato da tre grandi quadrati composti da
oltre 200 fari, che danno vita a uno show visto attraverso i
filtri scelti dall’artista, per un live metereopatico tanto
quanto il disco. Dalla prima all’ultima canzone in scaletta, i
brani si sviluppano attraverso una miriade di colori pastello
che richiamano i versi delle canzoni di “E’ sempre bello”.
L’impianto luci è stato progettato da Roberto Pozzebon e
Nicola Tallino, mentre la cura dei contenuti visual è stata
affidata a Mikkel Garro. Il sistema audio è particolarmente
accurato, con diffusori appesi, cluster side ed extra side per
una diffusione uniforme all’interno degli spazi.
Durante lo spettacolo ci sarà anche un momento di riflessione,
che Coez ha fortemente voluto portare nel suo show sentendo il
bisogno e la volontà di riflettere insieme al suo pubblico sul
valore assoluto della vita, che va oltre qualunque
appartenenza politica. Per farlo, ha scelto un video di Open
Arms, una ONG la cui principale missione è proteggere, con la
sua presenza in mare, le persone che cercano di raggiungere
l’Europa fuggendo da guerre, persecuzioni o povertà.
LA SCALETTA – Il cuore dello show rimane la musica: in
scaletta, oltre ai successi che in oltre 10 anni hanno reso
Coez portavoce della sua generazione e simbolo del nuovo
cantautorato italiano, tutte le canzoni di “È sempre bello”.
Come per il nuovo album, il live si apre con il suono
assordante di un aeroplano, il kabuki “scarta” il palcoscenico
e la set list inizia con un medley di hit, partendo sulle note
di chitarra elettrica di “Mal di gola”, mentre Coez raggiunge
il centro del palco. Segue poi l’intro leggera dal ritornello
super pop di “Gratis”, con i visual che virano verso
nostalgici lunapark vintage e caroselli, alternati alla regia
live sul megaschermo. Si torna per un momento alle atmosfere
del precedente disco con “Faccio un casino”, dove il pubblico
è al centro delle immagini proiettate live. Chiude il primo
medley “Catene”, con i claim in font giga proiettati sullo
schermo fluorescente interamente customizzato dalle frasi “Mi
serve un elastico per tenerci insieme” – “Mi colpisce tutto
st’odio / giuro non vi fa bene”. Il viaggio live di Coez
prosegue prima con la cassa dritta e i synth filtrati
dall’atmosfera a luci rosse dell’erotica “Vai con dio” e poi
con “Forever alone”. Il secondo medley della scaletta arriva
con una delle hit della carriera da solista di Silvano, “Siamo
morti insieme”, in chiave più rock che mai, mentre va in scena
una regia quasi televisiva che prepara il pubblico al momento
successivo, quello di “Domenica”, il tormentone targato estate
2019, che Coez canta sulle immagini tv retrò in pieno stile
Superflash di Mike Bongiorno, per una citazione da immaginario
domenicale anni ’80. Segue “Niente che non va”, che anticipa
uno dei pezzi più belli usciti negli anni dalla penna di Coez:
tutto spento, non serve altro se non le tastiere e la voce di
Coez per “E yo mamma”, che sull’apertura si tinge di rosso con
alcune diapositive black&white di Silvano live. Lo show
prosegue inanellando uno dopo l’altro brani intimi e personali
come “Ninna nanna”, nata come ghost track dell’album ma
scritta e pensata da Coez per essere cantata live con il suo
pubblico. Particolarmente efficaci le proiezioni su “Fuori di
me”, che trasformano il palazzetto in una sala cinematografica
sui toni di un deserto aranciato. Con “Ciao” le proiezioni
rompono gli schemi e trasformano il ledwall in un puzzle fatto
di immagini del videoclip; seguono poi alcune delle storiche
hit come “Lontana da me” e “Jet”, per cui il palazzetto sembra
fatto di zucchero filato e il cielo si tinge di rosa.
Diapositive live in bianco e nero e a colori a tutto schermo
per l’eccezionale “Ali Sporche”, che è uno dei pezzi più belli
e struggenti del cantautore, riarrangiato in chiave live con
un assolo di chitarra elettrica sul finale del pezzo che
chiude la prima parte dello show.
In un momento di respiro e riflessione, viene proiettato il
video che testimonia il lavoro dei volontari di Open Arms. Lo
show riprende con un set acustico e intimo su “Mamma Roma”,
“Vorrei portarti via”, “Le parole più grandi”. Da cantare a
squarciagola “Le luci della città”, che prende vita sulle
immagini di una Roma decadente vista dall’alto nel buio di un
giorno di festa, quasi come a volerla guardare da lontano. Il
terzo medley della set list si apre con l’autotune e
sintetizzatori di “Occhiali scuri” per poi seguire con il
pezzo più rock del live “Invece no”. Atmosfera e luci sospese,
iniziano le note di “Aeroplani”, ballad atipica ed underground
che aspetta a chiudere lo spettacolo.
Il gran finale arriva con la hit multiplatino “La musica non
c’è” con cui Coez ha infranto tutti i record di stream e
views, e poi con le diapositive eighties da ombrellone e
sabbia di “E’ sempre bello”, tutt’ora in vetta alle
classifiche. Coez saluta il pubblico sulle note di “La strada
è mia”, quasi a volersi dedicare un testo che lo racconta
anche nelle scelte non sempre facili ma necessarie, fatte per
arrivare fin qui.
LA BAND – Sul palco insieme a Coez, la sua band
storica: il bassista e direttore musicale Daniele “Orange”
Dezi è Orang3 di Frenetik e Orang3, con cui Coez collabora da
diversi anni. Nel 2013, dopo l’uscita di “Non erano fiori”,
hanno fatto con Coez una session di scrittura e lì nacquero
gli embrioni di diversi pezzi che Coez avrebbe poi finito
negli anni successivi. Diversi finirono in “Faccio un casino”,
come “Le luci della città” e “Ciao”. Alle sequenze c’è
Giuseppe “Banana” Di Nola, il suo dj storico, che ha anche un
canale Youtube chiamato “Bananaburger” dove pubblica alcuni
video. È stato proprio in una puntata di questo format,
seguitissimo, che nel 2017 Coez annunciò di aver collaborato
con Contessa per il suo nuovo album (era “Faccio un casino”).
Alla batteria c’è Giuseppe “Passerotto” D’Ortona, alla
chitarra Alessandro “Gaspare” Lorenzoni con cui Coez ha inciso
in passato l’EP “From the Rooftop”, uscito alla fine del 2016
per Carosello, che conteneva alcune canzoni riarrangiate con
chitarra e loop station. (“Incredibile romantica” di Vasco,
“Verso altri lidi” degli Uomini Di Mare – primo gruppo di
Fabri Fibra – e “Cosa mi manchi a fare” di Calcutta).
New entry nella band di Coez Valerio Smordoni, che per “E’
sempre bello in tour” è alle tastiere e alla seconda chitarra.
E’ SEMPRE BELLO – “E’ sempre bello” (Carosello
Records) ha debuttato direttamente al primo posto della
classifica FIMI/Gfk degli album più venduti della settimana,
che comprende cd, download e streaming, e nella top 3 dei
vinili più venduti, insieme al singolo omonimo che l’ha
anticipato, certificato Quadruplo Platino.
L’album è stato presentato da una vera e propria guerrilla
urbana: Coez lo ha voluto scrivere sui muri, sui bus, sui tram
di Roma e Milano, portandolo nelle strade in mezzo alla gente
e tornando sulla scena alla “sua maniera”, rivoluzionaria e
all’avanguardia, creando un’operazione unica nel suo genere
presto diventata culto, con le frasi iconiche dell’album
diffuse ovunque nelle città in modalità reale e analogica.
La radio ufficiale “E’ sempre bello in tour” è RTL 102.5
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ultimo aggiornamento: 05-11-2019